Alina Malavasi è un’ex showgirl, a cui la chirurgia estetica non ha restituito l’antico splendore. Moglie trascurata di Adalberto Riccardi, intransigente direttore di un quotidiano conservatore, è oggetto delle attenzioni di uno stalker. Andrea Pellegrini, Pm amico dei potenti, chiede a Rizzo di intervenire. Poco dopo l’incontro tra i due, però, Alina vine strangolata nell’ascensore di casa. Il caso sembra già chiuso, ma lo stalker ha un alibi e Rizzo dovrà pescare nel torbido tra figliasti ed ex mogli, colleghe gelose e vecchi partner. Per risolvere il caso, gli sarà prezioso l’aiuto di Lalla Donati, giornalista rampante e innamorata (più di lui che della professione). Ma la parola fine avrà un sapore amaro, perché la verità ufficiale sarà ben diversa da quella reale.
Kowalski 2008, Feltrinelli 2010.
Un noir magistrale ambientato in una Milano da settimanale scandalistico condita da ex tronisti, ricattatori e arrivisti
Milano, crudelmente adagiata su un aprile tiepido e ambiguo, regala la frenesia di sempre e il contorno ideale per un giallo che non svela nulla fino alla fine. Sfera pubblica e privata mescolano le carte nella vita di Sebastiano Rizzo, lo abbigliano di umana imperfezione e ce lo rendono persino più simpatico del più noto Montalbano
A Milano manca da troppo tempo un eroe che giri per le strade della metropoli di notte, affamato di soluzioni e nebbie protettrici di assassini. Che rispolveri i fasti del giallo alla Olivieri, alla Scerbanenco. Un eroe sobrio, seducente, disilluso ma non troppo cinico. Se manca anche a voi, potremmo suggerirvi un nome: Sebastiano Rizzo, ispettore dei quartieri bassi che conquista le prime pagine dei giornali occupandosi di un omicidio nella Milano bene